Un luogo di ricordo e di guarigione
Un luogo di preghiera e commemorazione in cui bambini dimenticati ricevono un nome e cuori in lutto sperimentano conforto e guarigione.
Un luogo di ricordo e guarigione
Un luogo di preghiera e commemorazione in cui bambini dimenticati ricevono un nome e cuori in lutto sperimentano conforto e guarigione.
Un luogo di ricordo e di guarigione
Un luogo di preghiera e commemorazione in cui bambini dimenticati ricevono un nome e cuori in lutto sperimentano conforto e guarigione.
-Chi siamo
Benvenuti alla Grotta di Rachele
La Grotta di Rachele è un memoriale per quei bambini che sono stati privati della vita attraverso un aborto indotto (non naturale). Tuttavia le loro vite sono state e continuano ad essere amate da Dio, per quanto complesse siano state le circostanze che hanno portato i loro genitori a porre loro fine nel ventre materno.
La Grotta di Rachele vuole essere un segno visibile dell'amore di Dio per tutti i bambini non nati, creati a sua immagine e somiglianza. Nessuno di loro è mai sfuggito alla sua memoria: al contrario, Dio conosce ciascuno per nome.
Per questo nella Grotta di Rachele si onora la memoria dei bambini non nati scrivendo su targhe commemorative i loro nomi, che ci vengono spesso indicati dalle madri o dai padri, pentiti, o da altre persone che, direttamente o indirettamente, sono state coinvolte in un aborto.
Da ultimo, ma non meno importante, la Grotta di Rachele è un luogo di guarigione che permette ai genitori di dimostrare il loro amore per i loro figli attraverso il gesto di dare a loro un nome, riconciliandosi così con i loro bambini e con Dio.
-Storia
Come è nata la Grotta di Rachele?
Dal 1984 la comunità Agnus Dei risiede nel monastero di Frauenberg, nella Germania meridionale. Essendo tutti i suoi membri cattolici e conducendo una vita prevalentemente contemplativa, hanno iniziato l'adorazione perpetua nella cripta del monastero nel 1985. Una delle ragioni che ha spinto i membri della comunità all’adorazione perpetua è stata quella di offrire riparazione per il crimine dell'aborto, della cui gravità sono diventati sempre più consapevoli.
La creazione delle targhe commemorative per i bambini abortiti è stata ispirata da due cause esterne. La prima è il «Memoriale dei bambini» a Gerusalemme, dove si sente una voce che legge ininterrottamente i nomi dei bambini uccisi nell'Olocausto dal regime nazista.
La seconda ispirazione è venuta dal santuario mariano di Banneux (Belgio), dove si possono vedere molte targhe di ringraziamento per diverse grazie ricevute.
Così nacque, nel 1999, la prima «Grotta di Rachele». Non vi era dubbio che il posto migliore per preparare un degno memoriale ai «preferiti di Dio» -come ci piace chiamarli- fosse la piccola grotta scavata nella roccia naturale, situata proprio accanto alla cripta dove si adora Dio giorno e notte.
Dopo aver pubblicato per la prima volta un video su questa iniziativa nel 2020, siamo stati contattati da centinaia di madri, padri ed altri famigliari che ci hanno chiesto di mettere una targhetta con il nome del loro bambino. Così, la prima grotta si è coperta molto rapidamente e ne abbiamo creata una seconda proprio accanto. Attualmente le due grotte ospitano più di 4.000 targhe in marmo bianco, con i nomi di bambini provenienti da quasi 50 paesi.
-Richiedi una targhetta
Metti il nome del tuo bambino nella Grotta
Se sei stato coinvolto o coinvolta in un aborto o sai di un bambino che è stato privato del diritto alla vita, dagli un nome e invialo a noi. Questo bambino avrà un posto d’onore per sempre in questa grotta, molto vicino al Signore.
-Galleria
Immagini della Grotta
-Testimonianze
Storie di guarigione
Ho sofferto tutta la vita per questa decisione, che è stata presa all’età di 21 anni. Ora ne ho 50! Che la vostra iniziativa si espanda presto nel mondo! È un altro modo per fare rumore ed aprire gli occhi alla società . Dare un nome e una placca al bambino, lo rende così reale ed è così liberatorio… allo stesso tempo deve farci riflettere su quella vita che non lasciamo nascere per la nostra propria convenienza o quella della società . Mi assumo la mia responsabilità e sarà sempre questo il mio dolore. Grazie ancora una volta!
(Martha)
Non potete neppure immaginare la gioia che mi dà vedere la foto della placchetta! Sono passati più di 20 anni e questo bambino non aveva un nome né un’identità . Io non sono sua madre, sono sua zia, ma è come se fosse mio figlio(a). Da quando ho capito cosa era successo nella mia famiglia non sto bene, perché penso sempre a lui o lei. Volevo che avesse un nome, così da poter pregare per questo angioletto. Non sapete quanto significhi per me! Possa il Signore riversare mari di benedizioni su ciascuno di voi per continuare a portare conforto a quante più anime possibile. (Aracely, Nicaragua)
Quest’anno sono stati quarant’anni da quando abbiamo preso la decisione di abortire. Nostra figlia avrebbe avuto 40 anni. 40 anni è stato il tempo che gli ebrei hanno camminato nel deserto prima di entrare nella terra promessa. 40 giorni camminò il profeta Elia attraverso il deserto fino a raggiungere il monte Oreb. 40 giorni rimase Gesù nel deserto prima di iniziare la sua vita pubblica. Al compimento di 40 anni di deserto nella nostra vita, Dio, attraverso di voi, è venuto a portare redenzione e guarigione ai nostri cuori.
(Eduardo, Cile)
Un giorno, immersa nella mia tristezza, mi sono imbattuta in un video intitolato "La Grotta di Rachele". Ho pianto moltissimo nel vederlo. Vi ho scritto nell’agosto del 2024 ed il mio regalo è stato vedere la risposta a settembre. Ma il vero regalo è arrivato un mese dopo, quando ho ricevuto le foto delle targhette. Vedere i nomi dei miei figli nella Grotta di Rachele è stato per me un dono del Signore: mi sono sentita alleggerita ed è tornata la pace… Tutti quei sentimenti di dolore e di colpa se ne sono andati vedendo che i miei figli erano in un luogo santo. Mi sentivo così sollevata: ho riconquistato la speranza che avevo perso nella mia vita.
(Paula, Colombia)
Qui vi scrive la madre di un’altra innocente vittima dell’aborto. Sono passati quasi 30 anni e non l’ho ancora superato e, per essere più onesta, credo che non lo supererò mai. Tuttavia, è stato un balsamo per me sapere che ci sono persone come voi che si preoccupano e si prendono cura di queste piccole anime. Per favore mettete il suo nome nella Grotta, perché anche il mio piccolino abbia una lapide degna di un figlio di Dio. Ho già chiesto alla Vergine Maria di essere sua Madre in cielo per sempre.
(Lenna)
Vi ringrazio tanto per questa bella iniziativa d’amore perché i bambini abbiano un posto degno in cui le loro membra siano ricordate con amore… Trasformare qualcosa di male e doloroso in qualcosa di buono e riparatore… solo Dio può farlo attraverso persone come voi! (Georgina, Brasile)
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